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"La bolla d'aria"" è una metafora di un percorso narrativo che sembra incompiuto. Il travaglio interiore vissuto dal protagonista con cinica e disincantata consapevolezza pare spesso sfumare per lasciare spazio alla vitalità dei luoghi intrisi di tradizioni e leggende di frontiera. Ogni storia è collegata a un filo conduttore che alterna disordinatamente presente e passato. Finzione e realtà si fondono generando microcosmi che si autoalimentano. Tutto vive in una bolla d'aria, inconsistente rappresentazione di trascorsi che si dipanano sullo sfondo di una Tunisia giovane e aspra, in bilico tra islam e sogno europeo. ""Koubet el haoua"" è la materializzazione delle debolezze e delle analisi introspettive del protagonista e della sua visione del mondo; delle paure che stentano a emergere rimanendo prigioniere di un ""io"" costruito per la fobia di disperdere le esperienze, per la difficoltà di aprirsi alla propria vera natura e rivelarsi."