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Il pensiero del più grande studioso del narcisismorne dell’angoscia. Un’analisi più chernmai attuale delle nostre fragilità.rnrn“Moi, j’aurais dit plutôt que, Io, avrei detto piuttosto… CosìrnGreen iniziava a volte la sua riflessione su di un caso clinicorndopo che gliene avevo parlato. Da lì procedevarnnell’esplorazione di un’altra linea di pensiero che potevarnincrociare o discostarsi da quella che era stata presentata,rnma che ben più sostanzialmente tentava di evidenziare larnstraordinaria arborescenza delle comunicazioni analitiche,rnla selezione di uno snodo piuttosto che di un altro,rnnon tanto in termini conflittuali quanto in una modalitàrnche mi appariva complementare, attenta agli intrecci, airnrimandi, alle sommersioni e alle riemersioni di un temarnnel corso della seduta. Era il suo modo per sottolinearernquanto fosse necessario, nella riflessione su una situazionernclinica, incrociare la possibilità di un ascolto diverso,rnaprendosi ad altri vertici osservativi, senza ass