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Un libro che fa della crudezza il suo volano instancabile.rnrn"Un pesante odore di profumo e madeira. Mi volto. Non avrà neanche vent'anni. Il cappotto di cheviot è logoro in vari punti e sotto si intravede un seno pesante. È esattamente il mio tipo di donna, ma non sono interessato. Le donne si sono sempre buttate ai miei piedi. Un vecchio pugile pieno di cicatrici. Credo che in qualche modo fiutino chi sono, e una donna che riesce a resistere a una sfida non è ancora nata.""rnEccolo Harry Kvist, ex pugile e ora picchiatore per denaro, intento a sfangare la solita magra giornata in una Stoccolma gelida, anno di grazia 1932. E se non si fosse capito dall'amara ironia che Kvist rivolge a se stesso, lui è sì corteggiato dalle donne, ma talvolta le disdegna per cercare soddisfazione in compagnie maschili. Avete capito bene. Una cosa, a quei tempi, pressoché illegale, ma soprattutto da tenere ben nascosta, vista la sua reputazione di duro. Il nuovo contratto di Kvist? Un poveraccio, certo