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Con una sensibilità infinita Sarah Barukh dà voce ai sentimenti e alle emozioni di una bambina che attraversa uno dei periodi più tumultuosi della Storia. rnrn«Come si fa a vivere quando quelli a cui vuoi bene non ci sono più? Io non ci riuscirei.» «Ce la farai, come tutti. Finché c'è musica, si continua a ballare.»rnrnrnrn1946. La guerra è finita da qualche mese quando la piccola Alice incontra per la prima volta sua madre. Ha trascorso otto anni senza sapere chi fossero i suoi veri genitori, vivendo nascosta in una fattoria della campagna francese insieme a Jeanne, la balia incaricata di prendersi cura di lei fino al loro ritorno. Ora deve lasciare un mondo pieno di affetti per seguire una donna di cui non sa niente e che non è forte ed elegante come se l'era immaginata, ma silenziosa, dura, chiusa in se stessa, e con uno strano tatuaggio sul braccio. rnParigi è caotica, rumorosa, Alice si sente subito spaesata. Ma è l'incapacità di rapportarsi con la madre che la fa soffrire di più: