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Questo libro è una scatolina che raccoglie le pillole più colorate e sottili dell'universo mentale di Giulio Andreotti. Sono istantanee dell'Italia papalina, democristiana, moderata, figlia della guerra fredda: il distillato della cultura e dell'esperienza di un professionista della politica. Ma chi le ha prescritte era convinto di regalare un vademecum della sopravvivenza a uso di tutti. Per questo sono pastiglie scritte che vanno "ingerite"" con qualche precauzione: con le controindicazioni che accompagnano certe medicine innocue solo in apparenza, perché in realtà contengono impercettibili dosi di veleno. D'altronde, Andreotti è sempre stato un teorico della ""modica quantità"" come garanzia della longevità. Non è stato solo un uomo di potere ma il più efficace divulgatore della cultura del potere che l'Italia abbia avuto nell'ultimo secolo. Nell'ottica di questo ""ministro a vita"", prima che senatore a vita, ciò che valeva nei rapporti duri, spesso spietati della politica tendeva