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Vincitore premio Pulitzer per la narrativa 1991L'ultimo, malinconico capitolo della monumentale tetralogia che ha ritratto quattro decenni di vita americana.rn"Con l'esattezza della sua prosa e uno sguardo freddo ma attentissimo, John Updike è un maestro, come Flaubert, nell'incantarci con le parole mentre il suo bisturi espone le vanità dell'esistenza"" - Joyce Carol OatesrnrnrnNella fase conclusiva dell'era reaganiana, in un'America terrorizzata dall'Aids in cui tutto pare cadere a pezzi, Harry Angstrom si è trasferito in Florida. Ha cinquantasei anni, venti chili di troppo e deve sottoporsi a un intervento al cuore. Ha la nettissima, inquietante sensazione che la fine si stia avvicinando come un aereo in atterraggio. Eppure riesce ancora a lambiccarsi sull'incomprensibile comportamento di suo figlio Nelson, un cocainomane, e di Janice, sua moglie, che si è messa in testa di ricominciare a lavorare, alla sua età. Ma a perseguitarlo come fantasmi sono soprattutto i rimorsi di una vita