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Curata dal musicologo Jacopo Tomatis, questa raccolta di interviste rappresenta un documento che attraversa i quarantacinque anni di car-riera di una delle più grandi icone pop del nostro paese. Un'opera che ci ricorda che una canzone può terminare in qualunque momento, ma la sua musica continuare a risuonare: «Ma sì, è la vita che finisce / ma lui non ci pensò poi tanto. / Anzi si sentiva già felice / e ricominciò il suo canto».rn«Interviste che Dalla ha concesso con debordante generosità e, spesso, impennate surreali. […] Ne emerge una figura sfaccettata e complessa.» - Aliasrnrn«Di Dalla non si può che essere feticisti e quindi ossessionati da tutte le tracce, le storie, i segni. Aveva qualcosa di divino come Mozart e Lennon.» - Simonetta Sciandivasci, Il Fogliornrn«Il ritratto di un artista sinceramente popolare, che concepiva la musica come slancio verso gli altri.» - Giulia Cavaliere, Rolling Stonern«Era un artista visionario e coraggioso, completamente fuori dagli schemi, e sempre proiettato verso il futuro: già molti anni fa presagiva ciò che sarebbe accaduto alla musica di oggi» - Ghemon su L’EspressornrnrnrnLucio, chi sei tu? Un clarinettista jazz, un beatnik, un solista ventenne a Sanremo, un cantautore, uno dei più rivoluzionari musicisti della canzone italiana, una popstar globale adorata da quattro generazioni diverse? Lucio, dove vai? Nella tua Bologna in cui non si perde neanche un bambino, a Roma dove la sera fa miracoli, tra il caos di Corso Buenos Aires, n