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"Nel mondo antico e poi ancora in quello moderno, ""La Repubblica"" non ha mai mancato di svolgere il suo compito principale: quello di invitare a pensare sul destino della vita individuale e sociale degli uomini. Un destino, secondo Platone, non prescritto e immutabile, ma da immaginare, argomentare, costruire."" (Dall'Introduzione di Mario Vegetti)"