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A chi dobbiamo ville e culture, quadri e palazzi d'Italia? Alla maestria dei pittori, scultori e architetti, certo. Ma anche a chi ne finanziò il talento: figure sorprendenti, storie avventurose che nessun libro di storia dell'arte ha mai raccontato in modo così avvincente.rnrnrnChe cosa hanno in comune Galla Placidia e Adriano Olivetti? La risposta è semplice: la passione per la bellezza, intesa non come effimero piacere estetico, quanto come un desiderio di meraviglia, alimentato dalla consapevolezza che attraverso l'arte si può migliorare il mondo e lasciare un segno duraturo nella storia. Come Isabella D'Este, Federico II di Svevia, Cosimo de' Medici, Alvise Pisani, Pio IV e molti altri, hanno "combattuto"" per il trionfo dell'arte, aiutato e ispirato i creatori di opere immortali e finanziato progetti grandiosi sebbene, a volte, velleitari. Alcuni mecenati sono passati alla storia, altri sono rimasti nell'ombra dei geni che aiutarono a esprimersi. Questo libro ne racconta le storie, riportando in vita vicende spesso dimenticate di commerci e ricchezze, di talenti e ambizioni, di intrighi politici e passioni amorose: poiché la bellezza nasce dall'ispirazione dell'artista, ma anche dallo spirito dei tempi, dal turbine della Storia e dai sogni degli uomini. Attraverso trenta ritratti di cardinali, pontefici, mecenati e politici, Costantino D'Orazio illumina un lato misterioso della storia dell'arte italiana. Un grande racconto che parla del passato, ma anche di un presente