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Abbandonata - ma solo per il momento - la casa di ringhiera, Recami ci fa entrare questa volta in un appartamento (un po’ claustrofobico), e con questo romanzo dà vita a una nuova serie. Una serie che sarà agrodolce e cattiva alla sua maniera.rnrn«Giallo, commedia, a tratti farsa: Recami mescola e cita con sapienza e ironia i generi letterari. E prende di mira vezzi e malcostumi che intossicano le nostre cronache mondane e culturali» - rnCarlo Pestelli, IL GIORNOrnrnrnAntonio Maria e Maria Antonietta sono speculari e non solo nel nome. Lei è commissario di polizia, prorompente, insaziabile e poliziotta politicamente scorretta. Lui ha ereditato dal padre il mestiere di sarto, è introverso e sottomesso. Nel tempo il loro rapporto si è deteriorato; Maria Antonietta è diventata sempre più esigente e ingorda, anche sessualmente, e siccome Antonio Maria non riesce a stare dietro agli appetiti della moglie lei lo sostituisce con agenti di polizia che non solo occupano il letto coniugale, ma abitano a casa loro. Insomma un ménage a tre in cui ad Antonio Maria, costretto pure a lasciare il lavoro di sarto, tocca solo cucinare. Isolato dal mondo, intontito di psicofarmaci, inevitabilmente depresso, non esce più di casa; Maria Antonietta ogni tanto lo confina nella cella di rigore - prigioniero nella sua stanza - e la sera racconta a lui e agli agenti che si alternano nel talamo, i casi della giornata e i metodi poco ortodossi con cui li risolve.rnIncapace di chiedere aiuto, Antonio Mar