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Un giallo irriverente e appassionato, icastico e dissacrante. L’indagine svagata e serrata di due investigatori involontari dotati solo delle armi dell’intelligenza e dell’ironia. rnrn«Brillante, godibile, di una vitalità invidiabile, Savatteri è campione di autoironia» - Antonio D’Orrico, Sette - Corriere della Serarnrn«Piccionello con il suo improbabile cognome, le perenni infradito ai piedi, mutande e t-shirt non è mai ridicolo e meno che mai caricaturale. Quel Leporello è per Saverio una sorta di cattiva coscienza. Ma anche uno specchio in cui vedersi davvero senza la sovrastruttura del suo sarcasmo, la corazza indossata perché la vita non faccia troppo male» - Pietrangelo Buttafuoco, Il FogliornrnIl giornalista (e detective per caso) Saverio Lamanna ha avuto l’incarico di scrivere per un giornale on-line alcuni articoli sui siti siciliani dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Parte, non a caso, dalla Valle dei Templi di Agrigento; proprio in quei giorni, infatti, la sua fidanzata Suleima che ora vive a Milano sarà in quella zona della Sicilia per accompagnare il titolare dello studio di architettura dove lavora. rnLamanna, alle prese con qualche problema di gelosia, viaggia naturalmente in compagnia di Peppe Piccionello, sua spalla confidente e mentore, che deve svolgere una piccola indagine familiare. Giunti nella Valle si trovano nel bel mezzo di una contesa scientifica: sono infatti affiorate da uno scavo archeologico alcune pietre che sembrano indicare la p