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Un sistema di società commerciali, curatori seriali, assessori senza bussola e direttori di musei asserviti alla politica sforna a getto continuo mostre di cassetta, culturalmente irrilevanti e pericolose per le opere. È ora di sviluppare anticorpi intellettuali, ricominciare a fare mostre serie, riscoprire il territorio italianornrnQuesto libro è nato da un'urgenza quasi "politica"". Da alcune comuni necessità. Insofferenze e predilezioni che condividiamo. L'abbiamo scritto perché non potevamo farne a meno: per non voltarci di lato rispetto a certe cattive abitudini che tanti studiosi e tanti osservatori tendono ad accettare pigramente.rnrnrn È un vizio italiano: produrre mostre blockbuster. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: Caravaggio e Leonardo, gli impressionisti, Van Gogh, Picasso, Dalí e Warhol. Ne facciamo circa diecimila l'anno, ma dovremmo avere seri dubbi su questa sarabanda. Innanzitutto perché si tratta quasi sempre di puro intrattenimento: a pagamento, e di bassa qu