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Scritte fra la stesura di "Menzogna e sortilegio"" e ""L'isola di Arturo"", le poesie di ""Alibi"" sono ossessionate dall'io e dalla fatalità. Ma un altro registro, meno visonario, uno stile più lieto, barbaro e giullaresco fa di queste poesie un momento in cui Elsa Morante era allo zenit della gioia creativa. ""Narciso"" è un testo scritto nel 1945, rinvenuto in un quaderno di scuola dove la scrittrice annotava progetti e abbozzi. Da quel quaderno, alcuni testi confluiranno in ""Alibi"" altri in ""Menzogna e sortilegio""."