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Omissioni come cose non dette o non fatte, come montaliane "occasioni"" sprecate. La prima raccolta poetica di Ottavio Fatica è un libro di dissipazioni, un libro in cui anche la disperazione viene ""buttata via"" a colpi di ironia. Fuoco, dramma, crogiolo, ribollire sono parole ricorrenti della raccolta, a indicare le accensioni della vita, ma contemporaneamente la certezza che le fiamme si spengono nell'""immortalità dell'estinzione"" da il senso della distanza verso le cose, il senso del comune destino: ""una pietra sopra come unica cura""."