Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
Le pozzanghere riflettono le luci dell'universo: "quello che capita a volte un po' di luna e le ombre dei randagi casuali"". Sono un simbolo forte del panteismo eccentrico di Strumia, dove i meccanismi cosmici si manifestano, con un po' di mistero e molto understatement, nelle forme di esistenza minime e meno appariscenti. Per questo l'uomo trova uno specchio straniante ma anche profondamente veritiero negli insetti o addirittura nei batteri, in un fossile o in un grumo di resina. ""Siamo atomi migranti"": sembra la sintesi poetica del famoso racconto di Primo Levi sul carbonio. Quella di Strumia è una visione scientifico-materialista del mondo, ma non per questo meno segreta, piena di simboli indecifrabili. La sua poesia è lontana dalla tradizione lirica: l'io che viene rappresentato è frantumato e attraversato da forze conosciute e sconosciute, e viene sempre descritto da punti di vista dislocati apparentemente altrove, anche se proprio questi altrove sono l'unica possibile forma di