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Un percorso, quello di questo libro, articolato e insieme unitario, che si impone nella sobrietà cupamente orizzontale delle emozionanti parti che precedono – spesso anticipandola nei toni – quella verticalità vibrante e tagliente in profondo che si delinea nel decisivo capitolo finale.«Non c'è che dire, nonostante la bontà, e in qualche caso l'eccellenza di tanta poesia milanese dal secondo Novecento a oggi, la città e i riferimenti umani della poesia di De Angelis hanno un taglio tutto loro» - Roberto Galaverni, la LetturaFigura tra le più rilevanti e apprezzate nella poesia, non solo italiana, di questi decenni, Milo De Angelis torna con un'opera che ne conferma e ne accresce il carattere specifico e l'imprescindibile valore. Il poeta ci conduce attraverso la pervasiva tensione delle sue esplorazioni, ci racconta dei fantasmi che affiorano dalla memoria, a volte ingannevolmente dolci ma ben più spesso sinistri. Fantasmi provenienti da zone remote, a partire dall'«oceano dell'infanzi