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Istanbul è Orhan Pamuk, che negli anni ne è diventato il cantore piú amato e conosciuto.rnrn«Pamuk scende, come Victor Hugo, nei pozzi e negli abissi d'Istanbul, alla caccia di quei misteri ch'egli solo conosce. Non si potrebbe essere piú fedeli alla propria capitale, di cui Pamuk conosce "ogni piega sinuosa"", come Baudelaire conosceva tutte le pieghe sinuose di Parigi. Istanbul è uno dei libri piú belli e stravaganti che abbia letto negli ultimi tempi» - Pietro Citati, la Repubblicarnrn«Enciclopedico, onnivoro, inesauribile, questo libro guarda Istanbul come un meteorologo osserva il tempo: senza sosta e registrando ogni minima variazione. È un barometro dell'anima» - L'Indice dei libri del mesernrn«È uno dei libri di memorie piú emozionanti che abbia mai letto. Ogni sua riga, piú di qualsiasi dépliant turistico, mi fa desiderare di essere a Istanbul» - The Sunday TelegraphrnrnIstanbul è una malinconia condivisa. Un gioco di specchi. Un labirinto di strade osservate dalla finestra