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Il libro di Gianluca Briguglia propone una lettura delle teorie politiche medievali nel loro contesto proprio. Ne scaturisce un'introduzione originale e plurale al pensiero politico del medioevo.rnrn Superando sia i secolari pregiudizi negativi su un presunto medioevo tenebroso, sia certe rivalutazioni troppo convenzionali e rapide, che a volte caratterizzano l'interesse per il pensiero medievale, il libro di Gianluca Briguglia propone una lettura delle teorie politiche medievali nel loro contesto proprio. Ne scaturisce un'introduzione originale e plurale al pensiero politico del medioevo (XII-XV secolo), in cui i maestri delle università e i teologi, ma anche gli intellettuali delle città, i laici, perfino i traduttori dei testi latini nelle lingue volgari rispondono ai problemi del loro presente ricollocando teorie del passato, modificando idee ricevute, costruendo orizzonti teorici del tutto nuovi. Per questo il volume non solo tratta idee e teorie di autori classici, da Tommaso d'A