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Lo scrittore cileno più celebrato della sua generazione, il primo sudamericano a essere pubblicato in anteprima sul «New Yorker», segnalato dalla rivista «Granta» tra i maggiori narratori di lingua spagnola.rnrn«Zambra ha la grazia e la leggerezza dei racconti di Cortázar e Borges» – la RepubblicarnrnDue narrazioni parallele, ricche di sorprese e di enigmatici contatti, due romanzi brevi pubblicati assieme per la prima volta, compongono questo volume. Nel primo, «La vita privata degli alberi», inedito in Italia, una moglie è uscita per una lezione di disegno e il marito è solo in casa con la figlia di lei di otto anni, che ama come fosse propria. Lui le racconta storie di sua invenzione su alberi capaci di parlare, e lei ascoltandolo alla fine si addormenta. Le ore passano ma la moglie non torna. Si ripercorre la loro storia, lei aspirante artista, poi pasticciera a domicilio, prima e dopo la nascita della bimba; lui professore e scrittore della domenica, uno smilzo romanzo concluso da poco su un giovane che cura un bonsai, e alle spalle una relazione con una donna che è stata sul punto di diventare sua nemica. La sera diventa notte, l’uomo costruisce ipotesi su quel che può essere accaduto alla moglie, sui motivi per cui non ritorna. Incidenti, una gomma bucata, la difficoltà di trovare aiuto. Ma non può lasciare la bambina da sola in casa, e uscire a cercarla. La seconda vicenda, «Bonsai», pubblicata in Italia nel 2007, è il racconto breve, intenso e struggente, di un primo