Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
Una storia tutta al femminile, un invito a seguire il proprio intuito e a brillare come le stelle più luminose.«In quel momento mi resi conto per la prima volta che eravamo eccezionali. Avevamo cervello e cuore, cioè intelligenza e sentimento. Con questo patrimonio avremmo potuto fare cose straordinarie e diventare "padrone dell'universo"". Bastava imparare a guardare oltre le stelle più lontane.»«Da piccola immaginavo di tracciare delle linee tra una stella e l'altra; sognavo di lanciare lo sguardo al di là dei cieli conosciuti, di andare a caccia di comete...» «Caro diario, da grande voglio essere un ingegnere, come papà, e stare nella stanza dei bottoni, da dove si comanda il mondo.» A intrecciarsi sono due voci, quelle di madre e figlia, che, alternandosi, raccontano la storia di una famiglia a partire dagli anni del dopoguerra, in cui erano ancora molte le cose ""poco adatte alle ragazze"" e tante le donne che stavano ferme, aspettando che qualcuno le salvasse. In quello scenario,