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Un romanzo del periodo della giallistica americana, tra i Quaranta e i Cinquanta, di un autore poco noto e sorprendente che è diventato un classico del catalogo Sellerio.Roy Kearney cade dalla finestra e Bayard Paulton, uomo lento e metodico, risale lentamente i gradini del passato alla ricerca della verità. Attraverso le testimonianze delle persone che lo conobbero ricostruisce una vita: la fine è nota, ma il principio è avvolto nella fitta nube del mistero. Leonardo Sciascia nella presentazione a questo volume racconta: «Più di trent'anni fa, precisamente nell'autunno del 1952, alla stazione ferroviaria di Caltanissetta acquistai l'ultimo dei "gialli"" settimanali Mondadori: La morte alla finestra di G. Holiday Hall. E non che nei ""gialli"" Mondadori ne fossero mancati fino a quel momento di buoni, ma fin dalle prime pagine La morte alla finestra mi parve di qualità diversa, di livello più alto. Ero allora fortemente affezionato agli scrittori americani, da Steinbeck a Caldwell a Faulkner a Cain: e mi parve che in quella pleiade si accendesse il lumicino del giovane Holiday Hall, intruppato tra i ""giallisti"" ma di miglior vocazione e di diverso avvenire. Più precisamente avevo l'impressione che quel giovane scrittore (giovane e nuovo lo diceva la presentazione editoriale) avesse fatto i suoi latinucci sugli altri maggiori, e su Faulkner specialmente. Mi avvenne di leggere il libro qualche anno dopo, l'impressione di allora mi si confermò al punto che volli saperne di più