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Consegnato dallo stesso Proust nell'autunno del 1922 alle "Oeuvres libres"" di Fayard e presentato dall'autore come ""un romanzo inedito e completo"", ""Precauzione inutile"" è sì una versione abbreviata de ""La prigioniera"" (quinto volume della Recherche), ma è anche opera in sé compiuta e perfetta, tale da non dare niente affatto l'impressione di risultare mutilata o impoverita. Se lo scopo dello scrittore, e soprattutto dell'editore, era infatti quello di pubblicare una parte della ""Recherche"" come intento promozionale per tutta l'opera, è però anche vero che tale 'riduzione' consente all'autore di concentrare la storia narrata sul serrato confronto tra i due amanti, Marcel e Albertine, lasciando fuori quegli scorci di vita sociale - il lungo ricevimento dei Verdurin, il pomeriggio della duchessa di Guermantes - che ne ""La prigioniera"" servivano a bilanciare il ""corpo a corpo"" fra i due personaggi, così differenti per condizione e carattere. Ne risulta non solo un bellissimo romanzo a sé, ma anche uno straordinario studio della gelosia, ""una di quelle malattie intermittenti la cui causa è capricciosa, imperativa, sempre identica nello stesso malato, talvolta completamente diversa in un altro""."