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Ispirata alla figura controversa di Carlo Gesualdo, principe di Venosa, una storia che ci parla di amicizia, di passione, di solitudine, mostrandoci quanto diverse e complesse possano essere le forme dell'amore.«Una storia malinconica, che si segue con la trepidazione di un'avventura. E il cui pregio maggiore è una ricostruzione storica puntuale ma mai pedante» – Igiaba Scego, Internazionale«Ci stanno figli che nascono ricchi e figli poveri. Qualche volta è difficile capire quali sono i ricchi e quali i poveri.»Hanno la stessa età, Manù e Michè. Ma l'uno è il figlio del principe, l'altro il suo servo. Per loro non c'è gioco più bello che perdersi tra le vie della Grande Città: vanno in piazza, dove incontrano acrobati e accattoni, si calano nelle fogne e giocano a sfidarsi con i bambini che ci abitano. Ma una notte, il tempo dei giochi finisce. Un'oscura morte arriva a spezzare in due le loro vite. Bisogna scappare via dalla Grande Città. Nel lontano castello circondato da boschi e da