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«Lessi il mito delizioso del quale Goethe ha detto: "Graziosissimo è questo racconto naturale, salvo che sembra troppo breve e ci si sente chiamati a svilupparlo nei particolari"". Non sapevo ancora fino a che punto queste parole di Poesia e verità dovessero diventare il mio motto per gli anni successivi.» Così nel 1930 Thomas Mann rievoca l'inizio del monumentale progetto che lo avrebbe impegnato per sedici anni, dal 1926 al 1942. I quattro volumi del ciclo – Le storie di Giacobbe, Il giovane Giuseppe, Giuseppe in Egitto e Giuseppe il Nutritore – sono infatti ispirati al celebre racconto biblico che, ampliato, sviluppato e dissacrato, diventa una potente allegoria del tempo presente e insieme dell'eterna condizione dell'uomo: «Settantamila righe – sono sempre parole di Thomas Mann – che scorrono placidamente rievocando eventi remotissimi della vita umana, amore e odio, benedizione e maledizione, dissidi tra fratelli e sofferenze paterne, superbia e penitenza, caduta ed elevazion