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Dopo un lungo lavoro di ricerca condotto su una vastissima mole di documenti, in gran parte inediti, Antonio Nicaso, Maria Barillà e Vittorio Amaddeo ricostruiscono per la prima volta la storia di questa mutazione criminale della ‘ndrangheta in terra americana, in pagine che alternano efficacemente la cadenza e il colore dei più avvincenti romanzi d’appendice al registro iperrealistico, talvolta raccapricciante, dei dispositivi di sentenza e delle carte processuali.rn«La vocazione spiccatamente internazionalistica della 'ndrangheta affonda le radici nel passaggio tra i due secoli, negli anni della "grande emigrazione"". In metropoli come New York, Chicago e Buffalo, la criminalità calabrese cambia radicalmente, infatti, il proprio habitus mentale: si sprovincializza, allarga e propri orizzonti e comincia a pensare in grande» - Dalla prefazione di Nicola GratterirnArcaica e stracciona, dedita alla sopraffazione e al sopruso, la Picciotteria calabrese di fine Ottocento sembrava destinata