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Un grande romanzo storico e di formazione, ma anche una potente meditazione filosofica, sostenuta dalla scrittura superlativa di Sergio De Santisrn Aristocle è un ex schiavo, forse di origine greca, acquistato da bambino da una coppia di Romani come compagno di giochi per il figlio. Preso in simpatia dal precettore del ragazzo, ha imparato a leggere e scrivere, e grazie a intelligenza e curiosità non comuni si è fatto un'ampia cultura. Quando, ventenne, si affranca dalla schiavitù, gli accade qualcosa che condizionerà il resto della sua vita. Diviene scrivano di Cesare. A lui il grande Romano detterà i commentari sulle campagne in Gallia. Roma sta attraversando una profonda crisi. Le fazioni di ottimati e popolari si contendono il potere senza esclusione di colpi. Molti pensano che la più grande potenza del mondo conosciuto decadrà o rinascerà grazie a un uomo eccezionale. Cesare è convinto di essere quell'uomo. Straniero, dotato di raro acume, Aristocle è nella condizione ideale per o