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753 a.C., 21 aprile. Una notte di tempesta squarcia con fulmini e lampi il cielo dell'antica città sabina di Cures, nella data dedicata alla celebrazione del sacro rito dei Parilia . Mentre, a poca distanza da lì, Roma viene fondata sul sangue dei gemelli, nel tempio della dea Feronia viene deposto un neonato, un "figlio dei numi"". Il piccolo Numa Pompilio – adottato dalla regina Mezia e istruito dall'etrusco Hirpino – si rivela presto un bambino prodigio, destinato a una sorte gloriosa, ma il mistero delle sue origini continua a tormentarlo. Sarà una profezia a indicargli la via per indagare il passato e schiudere il futuro; una via che passa attraverso la riscoperta di culti dimenticati e a volte feroci, e attraverso l'amore per una sfuggente, bellissima fanciulla: Egeria, una camena, creatura che i latini credono una ninfa dei boschi. In un mondo primigenio in cui i sacrifici umani convivono con sogni rivelatori, tra boschi popolati di sacerdoti lupi e dee immortali, Roma sta per