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In Italia, il paese nel mondo con il più elevato potenziale turistico per ricchezza del patrimonio culturale e ambientale, le destinazioni turistiche continuano a perdere in competitività, compromettendo seriamente le possibilità di un settore economico che ancora oggi, è uno tra i più forti per contributo offerto al PIL e all'occupazione del paese. Parimenti, alcune tendenze e novità nei comportamenti di consumo e negli stili vacanzieri, sono una evidenza della crescente sensibilità attorno ai valori di fondo su cui basarsi per far argine e ripartire. In questo, le trasformazioni che si stanno compiendo nello scenario socio-economico accentuate dalla ultima grave crisi economica e finanziaria, che ancora viviamo, stanno assumendo un ruolo non trascurabile. Contestualmente, non è altresì difficile constatare che i modelli tecnico-organizzativi di offerta sono in aumento e la competitività sollecita giochi sinergici tra imprese e territori attraverso la cooperazione a molteplici livelli (imprese, territori, paesi). Tutto quanto sopra considerato ha messo a dura prova l'economia del settore dei viaggi e del turismo, che rappresenta un complesso ricco e sempre più eterogeneo di segmenti che mirano a soddisfare esigenze di consumo diverse e molteplici, richiedendo approcci di mercato e di gestione degli operatori più specifici e di qualità. Adottare modelli tecnico-manageriali coerenti con i nuovi stili di viaggio e di turismo diventa ora una necessità per la competitività e, anc