Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
Elena Loewenthal racconta la storia di un amore perfetto - delicato come le pagine di un antico manoscritto - che accompagna, senza mai spegnersi, gli inciampi della vita dei due protagonisti. Due anime che si sono scelte, e continuano a farlo.rnrn«Elena Loewenthal ci racconta una storia la cui perfezione è quella dell'archetipo, è in ciò che non è più in nostro possesso, se anche esiste» - Chiara Fenoglio, La Lettura«Una storia d’amore di quelle che salvano, quelle che si salvano soprattutto, che non finiscono solo per problemi di distanze geografiche o di famiglie costruite altrove, perché le distanze e la costruzione albergano nel cuore» - GraziaLea è una ricercatrice universitaria di paleografia, moglie di un uomo distratto e madre di un bambino piccolo e due gemelli adolescenti insofferenti; Pietro un professore di filologia affascinante e riservato, sposato a sua volta. Si incontrano a un convegno in Calabria dedicato al Codex Purpureus Rossanensis, un antico manoscritto bizantino, e subito tra loro scatta una fortissima attrazione che li porta a passare una travolgente notte di passione. Forse questo desiderio inaspettato nasconde la scintilla di un sentimento più forte, un'esigenza di abbandonarsi l'uno nell'altro che si approssima all'amore. Pietro e Lea si perdono di vista, si scrivono, cercano indizi l'uno dell'altra nelle tesi dei rispettivi studenti, negli incontri accademici, nelle righe dei testi antichi, ma per una serie di coincidenze fortuite non riescono ma