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New York, anni Quaranta. Il violinista Jan Tusar si suicida nel suo camerino alla Carnegie Hall.rnPotreste chiedervi se può considerarsi un delitto l'avere spinto un uomo al suicidio. È un quesito interessante.rnSuonare alla Carnegie Hall di New York è il sogno di ogni artista. E per Jan Tusar, giovane violinista che sta bruciando rapidamente le tappe del successo, è giunto il momento di realizzare quel sogno. Accompagnato al piano da Dora Mowbray, Tusar sale sul palco per entrare nella storia della musica. E invece è un fiasco: il suono del suo prezioso Stradivari è irriconoscibile, le note escono fredde, inespressive, senza vita. In camerino Tusar decide di farla finita e si spara. Per tutti è chiaramente un suicidio, provocato dalla delusione per la pessima figura che avrebbe stroncato una gloriosa carriera appena iniziata. Ma "chiaramente"" non fa parte del vocabolario dell'investigatore privato Tecumseh Fox, abituato a guardare oltre le apparenze, che ha casualmente assistito all'