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«I nostri fantasmi ci rendono meno soli.»rnrnFobie incontrollabili, paure irrazionali dell'ignoto, dell'altro, di noi stessi: i mali del nostro tempo, che sfociano nella violenza, nella xenofobia, nel femminicidio. È ora di guardare in faccia i propri fantasmi e godersi i propri mostri. Il modo migliore per affrontarli è la penna irriverente, surreale e dolorosamente rivelatrice di Andrea G. Pinketts. Con la sua cultura enciclopedica che spazia tra filosofia e mitologia, cinema e fumetti, lo scrittore milanese ha elaborato un singolare progetto di letteratura e immagini con la pittrice Alexia Solazzo: un incontro scintillante che accende un sigaro pieno di fuochi d'artificio, a dispetto di chi crede che le arti siano a compartimenti stagni. Ne nasce un ibrido affascinante e spaventoso come i personaggi che popolano queste pagine: creature dimenticate da Dio che, in cerca di loro stesse e del proprio destino, trovano in Pinketts l'unico autore in grado di raccontarle. Su tutto aleggia l