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Un libro che svela Roma in una prospettiva rinnovata: una realtà complessa e stratificata, un vero e proprio museo a cielo aperto in cui le contraddizioni e le storture del presente sembranornquasi eclissarsi a paragone delle avversità che la città, e i suoi abitanti, hanno dovuto fronteggiare nel corso dei millenni.rn«Un capolavoro per ritmo e suspense.» - Sunday TimesrnNessuna città sulla terra ha conservato il suo passato come Roma.rnDopo due millenni e mezzo di inondazioni, terremoti, incendi, pestilenze, assedi e pianificazioni urbane, sono giunti sino a noi inestimabili tesori sopravvissuti alle alterne fortune della Storia. Nei Musei Capitolini è ancora possibile osservare le fondamenta del Tempio di Giove Ottimo Massimo, che dominava il profilo della città quando Brenno e i suoi galli la attaccarono nel 387 a.C.; è ancora visibile la maggior parte di quelle Mura Aureliane che non riuscirono a tenere lontani Alarico e i suoi visigoti nel 410; si può attraversare Ponte Cestio presso l’Isola Tiberina, costruito all’epoca di Cicerone, quando la Repubblica romana lottava per la sopravvivenza. E ancora, si possono osservare i templi classici, i resti delle grandi terme cittadine – quelle di Caracalla, di Diocleziano e di Traiano – oltre alle rovine del Palazzo di Domiziano sul Palatino, al Mausoleo di Augusto e alla sua stupenda Ara Pacis. E naturalmente sopravvive il tempio pagano più grande di tutti: il Pantheon, non molto diverso da quando fu costruito quasi diciannove s