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Un uomo in rivolta nella fabbrica dei veleni e degli inganni.rnUn gran bel cracking, ci vorrebbe. Scomporre tutto, pensa, ricondurre le cose a se stesse, più leggere, liberandone i nuclei, materia vivente e inanimata, gli elementi selvaggi di cui siamo fatti.rnCeleste Vanni ha lavorato per una vita, quasi una vita, al Petrolchimico di Porto Marghera, e lì nello spettacolare scenario di una delle più grandi industrie del mondo, produttrice di ricchezza e di morte, tra rovine spettrali e reparti in metamorfosi, tra i quali il "cracking"" in cui si spaccano le molecole, solo e isolato Celeste continua a vivere, a contare i morti, a raccontare storie di lotta e malavita, e a lasciarsi visitare da infiammati pensieri di giustizia. Gli è accanto, quasi figura di nebbia, la moglie Rosi, che, attraverso il filtro del tempo, gli appare indomita e dolcissima, a rammentare, senza nostalgia, quando esisteva una forte classe operaia, esistevano parole d'ordine fiere e condivise, ed esisteva anche i