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Filippo Tapparelli, qui al suo esordio letterario, ha scritto un giallo onirico lontano da virtuosismi stilistici e intriso di atmosfere di perturbante ambiguità, descritte con una potenza evocativa straordinaria. Vincitore del Premio Calvino 2018.rn«Paura, silenzio e infine ribellione. Filippo Tapparelli ha vinto il Premio Calvino con un esordio sorprendete: dove il giovane protagonista si muove tra sogno e (dura) realtà» - Loredana Lipperini, Robinsonrn"Un romanzo in cui la verità si sfrangia in tanti rivoli, toccando i temi della colpa, del castigo, del lancinante bisogno di affetto e di stima"" rnrn ""Non ti ho mai conosciuto davvero, padre. Uomo sparito, fantasma di un fantasma. Hai carne di vento, pelle di nebbia. Non ti riconosco eppure sei me centomila volte al giorno."" rnrnSiamo su una montagna ostile, fa molto freddo. Giona non ha ricordi. Ha poco più di quattordici anni e vive in un villaggio aspro e desolato insieme al nonno Alvise. Il vecchio, spietato e rigoroso, è l'uom