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Vincitore del Premio Alessandro LeograndeLa prospettiva da cui Ramazzotti racconta la vicenda è in tutti i sensi unica: da una parte per la sua posizione irripetibile di narratore-testimone, dall'altra per il suo sguardo delicato, rispettoso e capace di mettersi continuamente in gioco. rn«Il viaggio di Pietro D'Amico raccontato ora da chi quel giorno stava lì con lui» - Caterina Pasolini, Il VenerdìrnLe sue ultime parole le ha dette a me: in pratica, a un estraneo. Furono cinque, o meglio quattro, perché una era il mio nome. Disse: «Ti scorderai di me».rnSe ne è andato lasciandomi, insieme a quelle parole, il peso di un'eredità che mi accompagnerà per sempre: «Non importa come mi chiamo» disse, «ma fa' che non mi dimentichino, promettimelo, giuramelo su quanto hai di più caro».rnDurante il suo lavoro di fotografo e reporter, Sergio si imbatte in un'occasione inaspettata e spiazzante: accompagnare in Svizzera una persona che sta andando a morire. L'uomo, affetto da una grave malattia ne