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Le avventure del naufrago più famoso della letteratura. Prefazione di Guido Sgardoli.rnrn«Leggere "Robinson Crusoe"" è un modo per sentirsi indipendenti, per sganciarsi, con l'immaginazione, dalla famiglia e dall'ambiente. In definitiva, per crescere. Perché la verità, nelle storie, non è in quello che accade (personaggi non esistiti che si muovono in posti che non esistono), ma in ciò che percepiamo e che riconosciamo come vero, come nostro, che è il bello dei libri che ci restano dentro e che crescono con noi» – dalla prefazione di Guido SgardolirnrnMosso dai «suggerimenti della fantasia», il giovane Robinson disobbedisce al volere paterno e si imbarca come marinaio. Dopo un duro apprendistato e mille peripezie (compresa la cattura da parte dei pirati e la rocambolesca fuga), si stabilisce in Brasile. È il 1659 quando decide di ripartire alla volta dell'Africa, ma la nave affonda. Unico sopravvissuto, Robinson rimarrà per ventotto anni su un'isola deserta, lottando per non perdere la