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Un bosco di pecore e acciaio racconta l'educazione sentimentale del giovane Tamura, e anche un'educazione alla musica, al mistero segreto della natura, alla capacità di accordare i suoni per cercare di ricostruire l'anima del mondo.rn"Davanti a me un grande pianoforte nero. O almeno, avrebbe dovuto essere un grande pianoforte nero. Il coperchio era aperto, e un uomo stava in piedi al suo fianco. Quando toccò alcuni tasti, dal bosco con il coperchio arrivò di nuovo il profumo del fremere degli alberi. La sera avanzò un po'. Avevo diciassette anni.""rnUna palestra vuota, un grande pianoforte aperto e le dita di un uomo che toccano i tasti facendone uscire una melodia dolce, una melodia che è un fremito di rami e uno stormire di fronde, un odore di bosco sul far della sera. Tamura ha diciassette anni e in piedi, solo, nella palestra deserta, ascolta rapito quei suoni. È una folgorazione. L'uomo non è un pianista, ma un accordatore. Sta chino sul pianoforte con i suoi attrezzi e si piega s