Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
Dopo Com'è giusto che sia, Marina Di Guardo ci regala un nuovo, sorprendente thriller, un meccanismo a orologeria dalle tinte rosso scuro di Basic Instinct, un tuffo nei luoghi oscuri che si annidano in ognuno di noi.rn«Aprì la porta nel silenzio più totale. Deglutì, si schiarì la voce ed entrò con passo sicuro. Per la prima volta, varcando quell'ingresso, non si sentì il bambino impaurito e soggiogato che era stato un tempo. L'avrebbe cercata in ogni angolo della casa, ma soprattutto lì. Per non perderne la memoria»rnGiorgio Saveri non ha nemmeno quarant'anni ma sulle spalle ha accumulato abbastanza delusioni da ritirarsi a vivere nella magione di famiglia, una lussuosa e antica villa sulle colline piacentine ricca di opere d'arte. Unico contatto con il mondo è Agnese, la domestica che l'ha cresciuto al posto della vera madre, una donna algida morta molti anni prima in un incidente stradale, e del padre dispotico, che fino al giorno del suo suicidio non ha mai perso occasione di denig