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Il servizio pubblico rappresenta il contributo più importante e originale che l'Europa abbia offerto alla storia mondiale della televisione. Il libro di Jérôme Bourdon colma un'importante lacuna e rappresenta il primo tentativo di raccontare una storia integrata delle televisioni europee: l'autore individua una serie di fili rossi, di scambi e di sovrapposizioni che s'intrecciano lungo sessant'anni e che riguardano sia le vicende istituzionali e politico-economiche sia i contenuti e i grandi generi (dall'informazione alla fiction, dall'intrattenimento alla reality tv) nei cinque Paesi più importanti dell'Europa occidentale (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito), con incursioni anche in nazioni più piccole (come i Paesi Scandinavi, il Portogallo e i Paesi Bassi). Quella che emerge è una storia avvincente, caratterizzata da importanti somiglianze e altrettante differenze, che riguardano, per esempio, i modi in cui i diversi sistemi televisivi hanno affrontato cambiamenti epocali come la de-regolamentazione, l'avvento delle reti commerciali, la sfida dell'Auditel e dei sistemi di quantificazione del pubblico, la circolazione internazionale dei format e la progressiva 'americanizzazione' della cultura popolare del Vecchio Continente. Se, nonostante qualche tentativo non sempre pienamente riuscito, è difficile individuare una 'televisione europea', non di meno l'Europa è stata in grado di partorire una forma di televisione del tutto peculiare: pur con tutta la sua fragi