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Il demone a Beslan torna in libreria dopo dieci anni e, oggi come allora, si fa carico di raccontare l’irraccontabile, facendo dire il Male da chi ha osato compierlo. E lo fa senza paura di guardare in faccia l'orrore e facendo leva sulla cronaca, sulla storia più recente e sul grande potere di trasfigurare la realtà che ha la grande letteratura.rn«Un romanzo cupo e perfetto. Tarabbia riesce a trasfigurare la cronaca in grande letteratura» - Andrea Coccia, Graziarn«Il romanzo di Andrea Tarabbia... si prende il compito di raccontare questa vicenda e lo fa con uno stile di scrittura bellissimo, riuscendo a controllare e rendere credibile un materiale difficile» - Francesco M. Cataluccio, il Sole 24 Orern«Il demone a Beslan ha per protagonista l'unico guerrigliero sopravvissuto all'incursione terroristica nella scuola, il 1° settembre 2004: un miracolo di documentazione e soprattutto di scrittura» - Mariarosa Mancuso, il Fogliorn«Che cos'è il male in un deserto dell'anima, che cos'è la pietà, che cosa significa non avere niente da perdere? L'ultima morte possibile chiude il racconto di un orrore che sfila come una gomena portata sempre più giù da una pesantissima ancora, inarrestabile» - Elena Stancanelli, la RepubblicaIl primo settembre 2004 un commando di terroristi fece irruzione nella Scuola n. 1 di Beslan - una cittadina dell'Ossezia del Nord, nel Caucaso - sequestrando oltre mille persone tra studenti, genitori e insegnanti e tenendole segregate in una palestra. Per tre gi