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Già caso editoriale negli Stati Uniti, Il crepuscolo di una nazione non è un’inchiesta giornalistica, non svela informazioni riservate, è invece una vera e propria indagine della psiche di una nazione, un lavoro essenziale per comprendere la crisi dello spirito democratico in questo inizio di secolo.rnrn«Per alcuni professionisti della salute mentale, il dibattito etico [sullo stato mentale di Trump] è una distrazione da una questione più ampia. In Il crepuscolo di una nazione Allen Frances sostiene che la preoccupazione più urgente sia svelare la psiche della nazione che ha portato la nostra politica fino a questo punto» - The New Yorkerrnrn«Il crepuscolo di una nazione è informato, perspicace, illuminante e interessante, a volte fa infuriare, ma quasi sempre è corretto» - Simon Wessely, presidente della Royal Society of Medicine e Regius Professor di Psichiatria presso il King’s College di Londra rnrnTutto è nato all’indomani dell’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump, quando – dopo lo shock iniziale – analisti politici e giornalisti hanno cominciato a interrogarsi sulla sua effettiva capacità di rivestire quel ruolo, al punto che sui giornali è nato un dibattito vivace e serio sulla sua presunta, o meno, sanità mentale. Non capita spesso di vedere sulle pagine del «New York Times» e del «New Yorker» la definizione di «narcisista» o «pazzo» accostata a un presidente in carica. rnÈ allora che Allen Frances, già estensore della voce «Narcisismo» del DSM-