Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
Un grande romanzo verità che attingendo agli archivi della Croce Rossa porta alla luce la storia tragica dell'URSS e dei suoi prigionieri di guerra.«Se volete entrare nella testa della gioventù russa di oggi, leggete i libri di Filipenko» – Svetlana Aleksievič«Filipenko sa avvincere partendo con una semplicità che fa trasparire la passione da un presente segnato ancora dal peso della storia, dalla difficoltà di capire fino in fondo gli orrori di ieri e, di conseguenza, di costruire un presente diverso, sotto nuove e ottuse dittature» - Internazionale«Una volta, porgendomi un mio romanzo da autografare, un lettore mi disse di essere un archivista e mi chiese se potevo essere interessato a riceverei documenti storici su cui stava lavorando. Per qualche anno, pur imparando dettagli anche atroci, non ci trovai storie interessanti da sviluppare. Poi un giorno ricevetti una sua telefonata: aveva trovato un paio di lettere che il Comitato internazionale della Croce rossa aveva mandato ai nostri vertici e cui era stato vietato di rispondere. Me ne accennò il contenuto. Nel tempo di una doccia il romanzo era pronto.» È così che nasce la storia di Tat'jana Alekseevna, la protagonista di Croci rosse, ex dattilografa al Commissariato del popolo agli Esteri ora malata di Alzheimer che, per timore di portare con sé il suo segreto, lo rivela pian piano al giovane che si è appena trasferito nell'appartamento di fronte al suo (anche lui con un passato pesante sulle spalle) e che ascolta, prim