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Nella famosa semifinale del 1968, vinta al sorteggio contro l'Unione sovietica, le monetine lanciate dall'arbitro furono una o due? Perché Angelo Domenghini cambiò la storia d'Italia con una punizione assolutamente folle nella prima finale giocata contro la Jugoslavia? E nella finale bis, Pietro Anastasi voleva davvero segnare in quel modo uno dei gol più belli nella storia della Nazionale? Invece, trentadue anni dopo, nel 2000, a cosa pensava Francesco Totti durante la “passeggiata” che, allo stadio di Amsterdam, lo avrebbe portato a battere un rigore “a cucchiaio” divenuto leggenda, mentre il suo compagno di squadra Francesco Toldo si ingegnava a parare tre tiri dal dischetto in una partita sola? Sono solo alcune fra le domande che trovano risposta in queste pagine, scritte attingendo a piene mani dagli episodi più avvincenti e paradossali estrapolati da 60 anni di storia dei Campionati europei, la cui sedicesima edizione torna nel 2021 a essere giocata nello stesso stadio Olimpico del trionfo italiano di oltre mezzo secolo fa. Una competizione che, grazie ad alcune partite entrate nel mito della Nazionale, non importa se a lieto fine o no, ha donato a intere generazioni di italiani emozioni da ricordare per sempre. Per rievocarle questo libro si propone di scavare nel “profondo azzurro” di un archivio fatto di finali durate tre giorni, di Golden Goal inesorabili come sentenze, di giovani squadre vissute una sola estate, di semifinali vinte contro ogni pronostico, di rigori