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«In questa testimonianza, che Ilaria scaglia contro il muro pericoloso dell'"inaridimento dei cuori"", la poeta fa del suo viaggio testuale (in cui è davvero abile a moltiplicare sfumature, alternare gradazioni e accentuare contrasti), un percorso quasi terapeutico, per raggiungere, attingendo anche alle energie del subconscio, del sepolto, del sedimentato, una dolce serenità e offrirla. I voli verso l'alto trovano un giusto contrappeso nel narrato poetico del suo mondo metarealistico, sgusciato dall'""io"".» (Monica Borettini)"