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La biogiuridica ha nei suoi tratti l’essere materia "di frontiera"" non solo per il suo collocarsi a raccordo fra discipline differenti ma anche per il fatto di coagulare domande e riflessioni intorno a scenari inesplorati. Il testo propone, quindi, non una trattazione sul biodiritto in generale, bensì tre itinerari di pensiero su temi di rilevanza biogiuridica: il primo riguarda una frontiera di ""inizio vita"", il tema del ""risarcimento da nascita indesiderata"" (e la connessa e discussa domanda sulla possibile esistenza di un ""diritto a non nascere, se non sano""); segue una riflessione su una frontiera di ""fine vita"", e in particolare sul ""buon accompagnamento"", analizzato sia da un punto di vista etico-filosofico che con riguardo ai profili comunicativi della relazione medico-paziente. Il terzo itinerario, infine, propone riflessioni filosofiche di portata più generale, maturate a partire dal confronto con due differenti ed autorevoli approcci filosofico-giuridici al biodiritto."