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Eveline trae ispirazione dall’omonimo racconto di James Joyce. È la riscrittura in versi della lenta epopea di un’emancipazione impossibile, nonostante la presa di coscienza di una situazione double bind, a tenaglia fra il rifiuto di servire nel lavoro domestico non riconosciuto e il pericolo dell’esilio precoce. La scelta di lasciare la casa familiare è in realtà indotta (Eveline era la serva inutile) e propone una riflessione sulle fondamenta del sistema prostituzionale.