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Sono passati 10 anni da quando varcai per la prima volta la soglia della mia Azienda, i cancelli e le guardie armate si trovano esattamente a ridosso del viadotto Morandi che poi, ai tempi, per me, era semplicemente "il ponte di Cornigliano"". Fino a quel momento, da radicata ponentina, quel ponte aveva rappresentato i pomeriggi in centro città. E invece a vederlo così, da sotto, era cupo, incombente, con le sue protezioni così snelle che a stento avrebbero retto il peso di un camion che fosse andato fuori strada. I primi calcinacci che vennero giù dal viadotto danneggiarono diverse macchine parcheggiate nel perimetro aziendale. ""Io ve lo dico che quel ponte prima o poi viene giù!"", esclamò qualcuno al caffè. ""Non drammatizziamo"", tagliò corto una collega ingegnere, ""siamo in Italia, in un paese civilizzato ed evoluto come il nostro non vengono giù i ponti!"". Eppure dalla finestra lo vedo bene, anche ora che è mutilato, ed era sempre carico di macchine e TIR. Le infinite discussioni sulla cosiddetta ""Gronda"" trovarono l'opposizione dei residenti, degli ambientalisti e di qualche politico. ""Quel ponte durerà altri 100 anni"", dissero. La Gronda non si costruì, ed il 14 agosto 2018 il Morandi venne giù."