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Con una scrittura febbrile, cruda, tra Chuck Palahniuk e Clemens Mayer, Philipp Winkler dà voce a una combriccola di romantici emarginati che danzano sull’orlo dell’abisso, ignari di quanto sia rischioso il gioco a cui hanno scelto di giocare.rn«Un libro spietato e romantico che arriva dalla Germania, e squarta l'anima oscura del paese superpotente che prende magnifici voti in Pil e Bce, ma non riesce a "includere"" tutti i suoi figli.» - Bruno Ventavoli, ttl - La Stamparn«Un capolavoro di poesia underground.» - Alessandra Iadicicco, La Lettura - Corriere della Serarn«Il lato oscuro della Germania, l’anima bieca della locomotiva d’Europa, il truce furore della sua gioventù ribelle» - Giulio Caserza, Il Mattinorn«Heiko e i suoi amici hooligan creano a proprio beneficio una contro-realtà in cui la sicurezza maschile si manifesta tramite la violenza, un po’ come succedeva in Fight Club di Chuck Palahniuk.» -rn InternazionalernrnHeiko Kolbe è seduto sul retro di un pulmino Volkswagen con un paradenti tra le mani. Davanti c’è lo zio Axel, il capo della spedizione. Sono in attesa di affrontare, insieme ad altri tredici uomini, i tifosi del Colonia. Non è una partita, ma uno scontro tra hooligans, in mezzo ai boschi, lontano dalle telecamere degli stadi. Unico divieto: l’uso delle armi. Questi «match» sono l’ossessione di Heiko, la sua ragione di vita. Il resto del tempo lo passa a sfacchinare nella palestra dello zio, tra biker, guardie del corpo e naziskin. Le notti le trascorre i