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Nel vecchio castello, adibito a carcere mandamentale, di un piccolo paese dell’Appennino centrosettentrionale, si trovano reclusi pochi condannati a brevi pene detentive, controllati da un guardiano, Gervaso, diventato, col tempo, più un loro amico che un secondino. Uno dei carcerati, soprannominato ‘Gigante’, decide di raccontare – sullo sfondo dell’Italia del secolo scorso, con i problemi, le tensioni, i drammi che la percorsero – alcuni episodi della vita e delle esperienze di un suo conoscente, Luca Marenghi. Si tratta di brevi storie, ora divertenti, ora più tristi, ora singolari, stravaganti, ma sempre realistiche nelle quali predominano i motivi dell’amicizia, della solidarietà, del vivere quotidiano. I grandi temi del Fascismo, della Resistenza, della Ricostruzione, della Ripresa economica fanno da cornice al romanzo, i cui protagonisti sembrano però dominarli, più che esserne dominati.