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L'ultimo verso della canzone più famosa di Totò, «Malafemmena» racchiude l'essenza della sua storia d'amore con la bellissima moglie Diana. Il principe Antonio de Curtis ebbe una vita sentimentale tumultuosa, da autentico sciupafemmine, ma amò profondamente una sola donna, Diana, madre della sua unica figlia, Liliana. Il loro legame fu intenso e passionale, e portò entrambi a commettere follie e a infrangere ogni tabù. Quando si conobbero, Totò aveva più di trent'anni ed era già un attore abbastanza noto, mentre Diana, appena quindicenne, viveva in un collegio di suore a Firenze. Qualche mese dopo il loro primo incontro la ragazza fuggì dal convento per raggiungere l'amato a Roma. Da quel giorno, tra liti e riconciliazioni, i due vissero un rapporto fatto di attrazione fisica, complicità, tenerezza, ma anche conflittuale, avvelenato dalla gelosia di Totò. Basti pensare che, nel timore di essere tradito, nel '39 chiese e ottenne il divorzio in Bulgaria, pur continuando a vivere con la m